Von der Leyen: "Gli amici di Putin stanno cercando di sabotare il nostro futuro"
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Von der Leyen: “Gli amici di Putin stanno cercando di sabotare il nostro futuro”

Ursula Von Der Leyen

Ursula von der Leyen lancia un messaggio chiaro contro il populismo e la demagogia al congresso di Nea Demokratia.

Nel cuore di Atene, durante il congresso del Partito popolare europeo (Ppe), Ursula von der Leyen ha delineato i contorni di una battaglia ideologica che vede l’Europa al centro di sfide interne ed esterne senza precedenti.

Ursula Von Der Leyen
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L’intervento di von der Leyen

Con toni decisi, come riporta Tg24.sky.it, la presidente della Commissione europea ha messo in guardia contro coloro che, spinti da legami oscuri e ideologie populiste, cercano di minare l’unità e la stabilità del continente.

Gli amici di Putin qui in Europa stanno cercando di riscrivere la nostra storia e di sabotare il nostro futuro, come populisti o demagoghi“, ha dichiarato von der Leyen, citando esempi concreti come l’AfD in Germania, il Rassemblement National in Francia e Konfederacia in Polonia.

La leader tedesca ha espresso un chiaro rifiuto verso queste forze disgregatrici, impegnandosi a proteggere i valori fondamentali su cui si fonda l’Unione Europea. “Non permetteremo mai che accada“, ha affermato con fermezza.

La sua campagna come Spitzenkandidat del Ppe riflette questo impegno, mirando a consolidare un fronte unito contro le minacce alla coesione europea.

Sicurezza e difesa: la nuova frontiera europea

Uno degli aspetti centrali del discorso di von der Leyen è stata la questione della sicurezza e della difesa collettiva, identificata come la “nostra prossima frontiera in Europa“. La presidente ha evidenziato l’urgenza di un aumento della spesa per la difesa, invitando a “spendere di più, meglio e a livello Ue“.

Nel contesto internazionale attuale, con la minaccia persistente di conflitti ai confini dell’Europa, la leader tedesca ribadisce l’importanza di una politica di migrazione responsabile e controllata. “Abbiamo adempiuto ai nostri obblighi internazionali in materia di migrazione in passato, lo facciamo oggi e lo faremo in futuro. Ma siamo noi europei a decidere chi entra in Europa e in quali circostanze. E non i trafficanti“, ha affermato, ponendo l’accento sulla sovranità europea in materia di politiche migratorie.

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ultimo aggiornamento: 7 Aprile 2024 13:21

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